L’ età grande   

Gabriella Caramore
Garzanti, 2023

pp. 144,    € 14,00
ISBN  978-88-11-01106-4 

Vilhelm Hammershøi, Interno con giovane donna al pianoforte, 1901

Claudio Magris: “Nel libro c’è un piglio avventuroso che cerca la libertà nella brevità di questa fase della vita”.

È inverno o primavera? Non lo sappiamo,
siamo, e non siamo niente
nella molteplicità
continua delle apparenze,
però dentro la vita, dentro
il meraviglioso istante.
Mario Luzi

In questo libro ho provato a dire molte delle inquietudini dell’età che sto vivendo, in una forte tensione tra sincerità e pudore. Cercando di non aggirare le difficoltà che si incontrano in questa fase della vita, e nemmeno di sfuggire a quell’impensabile “muro opaco” che sta al termine di ogni umana esistenza. Non è stato semplice. E sono consapevole che questi miei pensieri, pieni di dubbi e di incertezze, di svolte e di ripensamenti, di malinconie e di slanci non sono che appunti provvisori sul tema della vita che finisce. L’antropologo Marc Augé ha scritto che “la vecchiaia non esiste”. In un certo senso è vero: essendo una dimensione del tempo, ciascuno ne ha una percezione personale e fuggevole. Ma pone di fronte a sensazioni molto tangibili di debolezza, di fragilità, di insicurezza che ciascuno sperimenta in maniera diversa.  Nello stesso tempo può aprire anche a nuove considerazioni su come sia possibile ridare significato alle singole vite che, proprio quando arrivano al loro termine, a volte sembrano non averne alcuno. In questo senso, la vecchiaia “esiste”. E va pensata, oltre che vissuta.

Con Walter “Fuji”
Fuji Studio

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