Gli Scritti
Salmi
Domenica 12 febbraio 2012
“Ascolta… rispondimi” (Sal 101,1-2)
Con Silvia Giacomoni, Maria Cristina Bartolomei e Gabriella Caramore
Iniziamo con questa puntata la terza parte della Bibbia, almeno secondo la suddivisione ebraica, oggi comunemente considerata tale anche dalle Bibbie cristiane. Dopo la Torà (Pentateuco) e i Nevi’im (Profeti), i Ketuvim (gli “altri” Scritti), che comprendono oltre ai cinque libri canonici (detti anche Meghillot o “rotoli”), e cioè Salmi, Giobbe, Proverbi, Qohélet, Cantico dei cantici, anche Rut, Lamentazioni, Ester, Daniele, Esdra, Neemia 1 e 2, Cronache 1 e 2. Ne prenderemo in considerazione solo alcuni, e solo parzialmente, perché ad essi abbiamo dedicato varie monografie nel corso degli anni, e ad altri abbiamo fatto cenno in puntate precedenti.
Vedremo anche date non progressive, perché alcune puntate sono andate in onda in momenti particolari del nostro cicli di Letture bibliche.
Cominciamo con il Libro dei Salmi, al quale abbiamo dedicato sia un ciclo di cinque puntate con Paolo Ricca nel dicembre del 2003, dal titolo “Il libro dei viventi. Per una lettura dei Salmi”; sia uno speciale di Uomini e Profeti al Festiva di Radio 3 di Cervia con Enzo Bianchi dal titolo “Il libro di preghiere di Gesù”, nell’aprile 2008.
Oggi con le due studiose prendiamo in considerazione l’aspetto dialogico e relazionale espresso nei 150 salmi: un dialogo tra il Signore e l’orante, in cui più che ascoltare la Parola del Signore, il popolo e gli esseri umani invocano l’ascolto del Signore.
Suggerimenti di lettura
Alberto Mello, Un mondo di grazia, Midrash sui Salmi, Qiqajon 1995
Ascolto musicale
Salmo 126, Minkowski Pinchas, cantore di Odessa
Codice miniato
Giobbe
Domenica 19 febbraio 2012
“Il giorno della tenebra”
Con Gianantonio Borgonovo e Gabriella Caramore
Su nessun altro libro della Bibbia ci si è tanto interrogati e si è tanto scritto come sul Libro di Giobbe. Giobbe lo straniero, Giobbe il giusto, Giobbe l’innocente che soffre. Scriveva Sergio Quinzio: “Nel terrore assoluto di Giobbe crollano le regole sacre che tentano di giustificare il dolore con sottili e tragici equilibri di responsabilità, di espiazioni, di perdoni …”. Con Giobbe, ne va del senso della vita umana, delle ragioni del giusto e dell’immagine stessa di Dio.
Gianantonio Borgonovo, studioso di esegesi biblica, propone una lettura della figura di Giobbe che sposta l’asse tradizionale della riflessione. Dal giusto che si interroga sulle ragioni della “ingiustizia” di Dio a un uomo che il dubbio conduce sulla via di una fede “adulta”.
Suggerimenti di lettura
Gianantonio Borgonovo, La notte e il suo sole. Luce e tenebre nel libro di Giobbe, Pontificio istituto biblico 1995
Josef Roth, Giobbe, Adelphi 1980
Ascolto musicale
The sire of sorrow, Joni Mitchell, Nonesuch
Georges De la Tour, Giobbe
Proverbi
Domenica 26 giugno 2011
Libro dei Proverbi
“Sulla tavola del cuore”
Con Luca Mazzinghi e Gabriella Caramore
Un’altra interruzione nella lettura corsiva del testo biblico, per affrontare il Libro dei Proverbi: una raccolta di detti, massime morali, proverbi veri e propri, consigli, attribuiti dalla tradizione al re Salomone nel pieno della sua maturità, ma di fatto raccolti durante e dopo l’esilio babilonese allo scopo di riproporre ai figli di Israele la sapienza antica dei loro padri. Di fatto, una via percorribile per condurre una saggia esistenza umana. Queste massime a un primo sguardo potrebbero sembrare in tutto simili agli insegnamenti proposti da altri popoli negli stessi anni. Ma qui vi è, al fondo, la convinzione che la vita abbia un senso, e vi si trova la coniugazione di un modo “laico” di guardare alla realtà assieme a una intatta fiducia nella giustizia del Dio di Israele.
Suggerimenti di lettura
Luca Mazzinghi, Il libro dei Proverbi, Città Nuova 2003
Ascolto musicale
Heitor Villa Lobos, “Bendita sabedoria”, Hyperion
Salomone
Libro di Rut
Domenica 24 aprile 2011
Libro di Rut
“Dove andrai tu, andrò anch’io”
Con Maria Cristina Bartolomei e Gabriella Caramore
Nel giorno di Pasqua sospendiamo la lettura continua della Bibbia, per introdurre un libro usato anche nelle liturgie primaverili, soprattutto in quelle di Pentecoste, il Libro di Rut. In realtà questo libro fa parte dei Ketuwim, cioè gli “altri scritti” nel quali alcuni comprendono i libri storici (Cronache, Esdra, Neemia, Ester), altri i libri poetici (Salmi, Giobbe, Qohélet, Proverbi, Cantico dei cantici). Tra questi i “cinque rotoli” in uso nelle ricorrenze liturgiche: Cantico a Pasqua, Rut a Pentecoste, Lamentazioni alla caduta del tempio, Qohélet alla festa delle capanne, Ester a Purim.
Il libro di Rut parla soprattutto di amicizia e solidarietà tra donne, di seduzione volta a buon fine, di generosità e fiducia, di accoglienza degli stranieri. Rut, la nonna di Davide, sarà considerata da Matteo nella genealogia di Gesù.
Suggerimenti di lettura
Katharine Doob Sakenfeld, Rut, Claudiana 2010
Ascolto musicale
Lenox Berkeley, Ruth, opera in tre scene
Rut la moabita
Cantico dei cantici
Domenica 26 febbraio 2012
“Il libro che brucia le mani”
Con Gianantonio Borgonovo e Gabriella Caramore
Eccoci al Cantico dei cantici. Ad esso – molto probabilmente nel 1996 – Uomini e Profeti aveva dedicato un lungo ciclo di cinque puntate con il professore di Antico Testamento alla Facoltà valdese di teologia Daniele Garrone. In questa sede lo riproponiamo con una riflessione di Gianantonio Borgonovo, che ne propone una originale interpretazione. Il Cantico è “un libro che rende impure le mani”, come dicevano i commentatori antichi, nel senso che andava separato dai libri non sacri. Diceva Rabbi Aqivà: “Il mondo intero non vale quanto il giorno in cui Dio diede il Cantico a Israele”.
Tuttavia, sia nella tradizione rabbinica che in quella cristiana l’esplicito erotismo del Cantico ha richiesto, per essere accettato, una serie di interpretazioni allegoriche, rendendo quell’amore del tutto umano l’immagine dell’amore tra il Signore e Israele, o tra Cristo e la sua chiesa. Oggi tutta l’esegesi rivaluta la “lettera” di una passione tra un uomo e una ragazza.
Suggerimenti di lettura
Gianantonio Borgonovo, Monogamia e monoteismo, Glossa, Milano 2008
Gianfranco Ravasi, Il Cantico dei cantici, EDB 1992
Ascolto musicale
Uri safon, canto tradizionale, Rusty Rus
Klimt, Il bacio
Qohélet
Domenica 4 marzo 2012
“L’essere umano non domina il vento”
Con Amos Luzzatto, Salvatore Natoli e Gabriella Caramore
L’altro libro “scandaloso” della Bibbia, assieme al Cantico dei cantici, è il libro di Qohélet, o Ecclesiaste. Perché scandaloso? Perché non vi è la fiducia nella salvezza che viene dal Signore, come negli altri libri della Bibbia, perché la visione d’insieme, più che ebraica, sembra greca, con il ripetersi di ogni cosa sotto il sole, perché lo scetticismo del “predicatore” poco si concilia con una fede in una “provvidenza” divina. Non a caso il Qohélet è assunto come uno dei libri più “moderni” di tutte le Scritture, con una decisa forza di attrazione per i lettori di oggi. Ne proponiamo una nuova lettura e interpretazione di Amos Luzzatto, che ridefinisce alcune parole chiave del testo come “vanità delle vanità” o “c’è un tempo per …”, in dialogo con il filosofo Salvatore Natoli.
Ricordiamo anche che alla figura di Qohélet Uomini e Profeti ha dedicato un ciclo in cinque puntate, nel novembre del 1999, con Paolo De Benedetti. Le puntate sono poi state riproposte in una collana della Morcelliana: Qohélet, un commento (2004).
Suggerimenti di lettura
Amos Luzzatto, Chi era Qohélet?, Postfazione di Salvatore Natoli, Morcelliana 2011
André Neher, Qohélet, Gribaudi 2006
Ascolto musicale
Robert Schumann, Vanitas vanitatum, Philips
Andrew Wyeth, Tenda mossa dal vento
Libro di Ester
Domenica 11 marzo 2012
“Il libro della diaspora”
Con Benedetto Carucci Viterbi e Gabriella Caramore
Il libro di Ester, dal cui racconto deriva la festa di Purim (le “sorti”), una festività molto amata dai bambini perché implica rappresentazioni gioiose, travestimenti, agnizioni, è uno degli ultimi libri della Bibbia ebraica. “Se anche tutte le feste dovessero essere cancellate dal nostro ricordo, la festa di Purim sarà sempre ricordata”: questo dice la tradizione. E può sorprendere se si pensa al peso simbolico che viene assegnato alle altre grandi festività dell’ebraismo, che ricordano il passaggio del mare, la traversata nel deserto, il dono della Torà, ecc. Il libro è ambientato nella Persia di Serse I, tra gli ebrei assimilati, dove la fede non è in primo piano rispetto al colorito racconto degli intrighi di palazzo. Ma l’eroina, Ester, rischia il proprio prestigio e la propria stessa vita per difendere il suo popolo, nel momento in cui viene ingiustamente accusato e perseguitato. È un libro che mostra una strada di coraggio e di speranza proprio quando tutto sembra perduto. A svelarci i segreti di questo libro, rav Benedetto Carucci Viterbi.
Suggerimenti di lettura
Carol Bechter, Ester, Claudiana 2006
Benedetto Carucci Viterbi, Le luci di Shabbat, “Uomini e Profeti, Morcelliana 2009
Ascolto musicale
Purim, canto tradizionale, Label
Emanuele Luzzati, Storia di Ester
Daniele
Domenica 18 marzo 2012
“Una teologia della debolezza”
Con Marco Settembrini e Gabriella Caramore
Siamo all’ultima “lettura” dei libri della Bibbia ebraica. Per la verità al libro di Daniele seguono i due libri di Cronache – che riprendono sostanzialmente i racconti già trovati nei due Libri di Samuele e nei due Libri dei Re -, ad essi seguono i libri di Esdra e Neemia (cui faremo cenno nella prossima puntata), poi seguono i libri “deuterocanonici”, cioè non accolti nel canone ebraico ma solo in quello cristiano.
Dunque, il Libro di Daniele: un libro singolare (come lo è il Libro di Ester) in cui si avverte un sapore orientale, pieno di sogni e visioni divinazioni e miracoli, ma anche un libro che ci traghetta in molte tematiche che saranno proprie del Nuovo Testamento: la vittima che ingiustamente patisce, un Dio che salva rendendo giustizia, la resurrezione dei morti, la vita eterna.
Suggerimenti di lettura
Marco Settembrini, Sapienza e storia in Daniele, Pontificio Istituto biblico 2007
Ascolto musicale
Didn’t my lordo deliver Daniel, Sony
Cattedrale di Oristano,
Daniele nella fossa dei leoni